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6 mesi di Centro diurno: edizione 2016

Anche quest’anno, prima della pausa estiva, tiriamo le somme del lavoro svolto dal Centro diurno “Punto Ronda” che abbiamo pensato come anello di collegamento tra l’impegno dei volontari delle uscite serali che cercano di conoscere e orientare le persone che vivono in strada, e le possibilità di reinserimento sociale che il territorio offre, ma che non sono direttamente alla portata di tutti, soprattutto senza adeguato sostegno e incoraggiamento. Proprio il sostegno e l’incoraggiamento sono i punti cardine dei servizi erogati da operatori e volontari al Centro diurno, insieme a una metodologia di intervento che si sta affinando, anche grazie alla collaborazione con le altre realtà milanesi, in particolare con Cena dell’Amicizia Onlus con cui stiamo svolgendo un interessante progetto proprio sulla valutazione del servizio offerto, grazie a un bando UNRRA che abbiamo vinto.

Nei primi 6 mesi del 2016 sono stati complessivamente accolte 29 persone: 24 uomini, 4 donne e 1 transessuale. Di questi 14 sono italiani e 15 stranieri, con una netta prevalenza di giovani (12 hanno un’età compresa tra 18 e 30 anni), seguiti dalla fascia di quarantenni (7 persone). Sono stati effettuati 25 colloqui per valutare altrettanti inserimenti, ma solo 10 persone hanno accettato di frequentare il Centro, con le sue regole e con l’impegno che richiede, segno della serietà della proposta e delle aspettative che bisogna reciprocamente avere.

Abbiamo registrato 16 inserimenti lavorativi, molti a tempo determinato, ma anche l’apertura di una partita IVA; i settori di riferimento sono vari e spaziano dai servizi alla ristorazione, dall’artigianato alla sartoria.

4 persone accolte hanno abbandonato e 1 si è trasferita in un’altra città, ma 6 sono usciti dal Centro diurno perché hanno un lavoro che li ha resi più autonomi, anche se vengono ancora seguiti dagli operatori e sanno di avere ormai un gruppo di amici e persone di riferimento cui rivolgersi per ogni evenienza.

In 6 mesi si sono registrate 1.201 presenze giornaliere che hanno usufruito quotidianamente dei servizi di lavanderia, doccia, internet point e ricarica cellulare, ma anche di cambi di biancheria e abbigliamento o di farmaci da banco. Un importante lavoro è stato svolto per far recuperare carta di identità e residenza agli utenti, ma anche l’accesso ai servizi sanitari (11 hanno nuovamente un medico di medicina generale di riferimento), così come alcuni sono stati accompagnati nel percorso di apertura di un conto corrente bancario e per le pratiche ISEE. Questi sono i segni più evidenti di una vita che recupera stabilità e si apre al futuro.

Ringraziamo tutti gli operatori e i volontari che hanno permesso il raggiungimento di questi importanti traguardi e ci impegniamo a sostenere i cammini di ciascuno, con convinzione e ottimismo, ricambiati dall’impegno e dalla determinazione degli utenti con cui condividiamo le nostre giornate.